Dalla collaborazione fra Tiesse, società di Ivrea specializzata in router e apparati di networking per il mondo IoT, e Politecnico di Torino nasce il brevetto che consente di identificare un video streaming dalla forma del traffico online. Luciano Lucrezia, CTO di Tiesse: ‘Le attività di ricerca per nuovi prodotti e funzionalità devono affiancarsi a un potenziale commerciale concreto, spendibile sul mercato’.
di Paolo Anastasio | @PaoloAnastasio1 | 3 maggio 2018, ore 08:30
Investire sulla vivace creatività dei giovani del territorio per formare in casa le nuove leve dell’innovazione, in stretta collaborazione con il Politecnico di Torino, e consolidare così la tradizione della tecnologia made in Italy. Questa la filosofia sposata da Tiesse, l’azienda di Ivrea che progetta e produce interamente in Italia router per il corporate networking ed apparati di rete e connettività per il mondo IoT che quest’anno ha aperto una nuova sede a Torino per facilitare il lavoro comune con l’Università.
Un connubio, quello fra Tiesse (nella foto l’Environment Park di Torino, dove c’è la nuova sede dell’azienda) e il vivaio di competenze tecniche del Politecnico di Torino, che ha portato un pool di giovani ricercatori a sviluppare e creare un brevetto per il riconoscimento del traffico di rete in streaming video. Si tratta di un sistema automatizzato, che consente di adeguare la banda in considerazione del traffico generato, sia esso streaming video, audio o una transazione di pagamento, anche nei casi di traffico crittografato.
Ricerca e Sviluppo sono da sempre al centro della strategia di Tiesse, ma “Per noi gli investimenti in R&S devono sempre restare mirati e con obiettivi precisi e concreti – sottolinea Luciano Lucrezia, CTO di Tiesse, che nel 2018 punta sulla cybersecurity – Le attività di ricerca per nuovi prodotti e funzionalità devono affiancarsi a un potenziale commerciale concreto, spendibile sul mercato. La ricerca in nuove tecnologie deve andare a braccetto con la loro valorizzazione. La nostra priorità è investire nella collaborazione con i centri di eccellenza delle Università italiane, per creare sempre maggiore competenza e valore anche per il Paese”.Ed è proprio da una intuizione dei Prof. Guido Marchetto e Fulvio Risso e del ricercatore Francesco Lucrezia del Politecnico di Torino, in collaborazione con Tiesse, che viene sviluppata la nuova tecnica di riconoscimento delle applicazioni, in grado di identificare se si tratta di traffico video, di una chiamata audio o una transazione di pagamento. Il tutto, senza leggere ed analizzare il contenuto, ma semplicemente riconoscendo il tipo di traffico dalla sua “forma” ogni volta che attraversa un dispositivo di rete (router).
Il concetto è semplice, ma alla base ci sono ricerche e studi innovativi tali da poter essere brevettati: “Metodo di identificazione di traffico streaming video, e relativo dispositivo” è l’invenzione depositata dal Politecnico di Torino ed oggi di proprietà Tiesse. Ma quali sono i vantaggi di questa invenzione? In primo luogo, la possibilità di migliorare la qualità del servizio e il conseguente adeguamento della banda in considerazione del traffico generato anche nei casi di traffico crittografato. E di certo sapere subito, grazie ad un semplice router, se la banda è occupata da un video streaming scaricato da Youtube o da un’operazione di pagamento digitale o da una comunicazione end-to-end non è poi così banale per l’ottimizzazione della banda disponibile.
Il pool di giovani ricercatori (nella foto) è formato da Ivano Cerrato, PhD Politecnico in Tiesse da aprile 2018; Francesco Lucrezia, autore del brevetto, PhD al Politecnico dove continua la sua attività ma in stretto contatto con la R&D Tiesse; Roberto Bonafiglia, PhD al Politecnico, passato in Tiesse ad inizio 2018; Stefano Petrangeli e Marco Migliore, laureati al Politecnico, in Tiesse rispettivamente da 2 anni e 3 anni.
Fonte: Key4Biz.it