L’importante è restituire – 1000 alberi in Italia

Continua il nostro impegno nel ridurre l’impatto ambientale generato.
Siamo convinti che gli alberi siano la prima “tecnologia” che la natura ha messo a disposizione per contrastare e rallentare i cambiamenti climatici.

Siamo quindi orgogliosi di vedere concretizzato il nostro primo progetto di rimboschimento “1000 Trees in Italy” grazie alla piantumazione di 1000 latifoglie, provenienti da vivai certificati,  nel comune di Calitri (AV) in Irpinia.

Un piccolo contributo alla conservazione delle biodiversità, alla sostenibilità e qualità della vita.

Un progetto che non sarebbe stato possibile senza la volontà e collaborazione degli enti ed amministrazioni locali, di esperti vivaisti ed agronomi.  

Insieme, nei prossimi anni, continueremo nella cura della crescita e del benessere del bosco.

Il “Made in Italy” è anche questo.

Cosa abbiamo piantato

1000 alberi, di specie già presenti nel territorio, così suddivisi:

  • 250 Robinie (Robinia pseudoacacia): anche conosciuta come acacia o gaggìa, è una pianta originaria del Nord America ma ormai naturalizzata in Europa così come in altri continenti. E’ una pianta apprezzata per il suo legno (cresce velocemente e resiste anche a condizioni difficili di ambiente e temperatura), e ancor meglio conosciuta per il miele che viene prodotto dalle sue abbondanti e profumatissime fioriture
  • 235 Lecci (Quercus ilex): detto anche elce, è un albero sempreverde e latifoglie, con fusto raramente dritto, singolo o diviso alla base, di altezza fino a 20–24 m. Può assumere aspetto di cespuglio qualora cresca in ambienti rupestri. È molto longevo, potendo diventare plurisecolare, ma ha una crescita molto lenta. I suoi fiori sono molto apprezzati dalle api per la qualità del polline.
  • 150 Tamerici (Tamarix): originario delle zone sabbiose e salmastre di India, Cina ed Europa meridionale. Comprende circa 60 specie tra alberi e arbusti, tra sempreverdi e a foglie decidue, che possono raggiungere un’altezza di 15 metri nelle specie arboree. I piccolissimi fiori sono facilmente riconoscibili per l’aspetto piumoso. Le tamarici sono particolarmente apprezzate dalle api.
  • 98 Ontani (Alnus incana e Alnus glutinosa): sono alberi generalmente di piccola taglia, o cespugli. Si sviluppano sino a 8-10 metri, eccezionalmente raggiungono i 25-30 metri (35 metri Alnus rubra, specie della costa pacifica americana). La loro rapida crescita li rende ottimi per recuperare le zone sfruttate dall’uomo e abbandonate (cave, miniere, …) ma anche per le aree distrutte dagli incendi: la sua presenza inoltre, grazie al fenomeno dell’azotofissazione, è utile per facilitare la crescita di altre piante.
  • 82 Carpini (Carpinus betulus): detto anche Carpine, è un albero abbastanza longevo (circa 150 anni), di media altezza (15–20 m) con portamento dritto e chioma allungata. La corteccia si presenta sottile, liscia al tatto, di colore grigio, irregolare per il fusto scanalato e costolato. Le radici sono fascicolate e molto ramificate. 
  • 50 Tigli (Tilia cordata): sono alberi di notevoli dimensioni, hanno una vita lunga (arrivano fino a 250 anni o più), dall’apparato radicale espanso, profondo. Possiedono tronco robusto, alla cui base si sviluppano frequentemente numerosi polloni, e chioma larga, ramosa e tondeggiante. I profumatissimi fiori attraggono moltissimo le api: il miele prodotto è molto conosciuto e ricco di proprietà nutritive.
  • 35 Aceri (Acer campestre):il nome deriva dal latino “appuntito”, per la forma delle foglie. L’acero campestre raggiunge i 18-20 metri di altezza. Il suo legno è uno dei più utilizzati per la costruzione di strumenti musicali. E’ un albero importante per la riforestazione e per consolidare terreni che tendono a franare; in liuteria, il suo legno è particolarmente apprezzato per la costruzione di casse armoniche, ma viene anche utilizzato per la costruzione di altri strumenti (a corda, tamburi, …).

Torna in alto
Consenso ai cookie GDPR con Real Cookie Banner