L’azienda di Ivrea fornirà i router destinati all’automazione della rete a media tensione. Il presidente Ciofalo: “Ora rafforziamo il nostro impegno verso i mercati esteri: Usa, Giappone e Cina in pole”
Di A.S.
Tiesse ha vinto come prima aggiudicataria la gara che Enel Distribuzione ha lanciato per l’approvvigionamento dei router destinati all’automazione della rete a media tensione della Regione Puglia. La società di Ivrea, che progetta e realizza Router per rete fissa e mobile interamente ‘made in Italy’, si è aggiudicata la gara Enel per il progetto “Puglia Active Network”, “superando la concorrenza dei maggiori player internazionali del settore. La selezione – si legge in una nota di Tiesse – è avvenuta sulla base della verifica preventiva della rispondenza delle componenti tecnologiche agli stringenti criteri di qualità e sicurezza richiesti da Enel Distribuzione per l’automazione della rete pugliese”.
“L’immissione in rete da parte di decine di migliaia di produttori autonomi di energia, fotovoltaica o eolica – spiega Tiesse – ha rivoluzionato il funzionamento e le modalità di gestione della rete di tutti i grandi operatori nel mondo. A differenza del passato, infatti, oggi sono necessari interventi continui ed immediati per far fronte ai requisiti di maggior stabilità della rete, continuità del servizio, efficienza energetica e qualità della fornitura di energia elettrica”.
“Abbiamo investito risorse e mezzi per lo sviluppo e la ricerca di Imola Smart Grid, l’apparato che si è aggiudicato la gara Enel – afferma Mario Ciofalo (nella foto), presidente di Tiesse – Questa assegnazione ci posiziona ancor di più come produttori e fornitori di Router con i requisiti necessari alle applicazioni per reti mission critical, e conferma la nostra vocazione nel settore delle Internet of Things con soluzioni che alle funzionalità avanzate di un routing aggiungono funzionalità specifiche della soluzione applicativa in ambito Smart Grid. Questo successo conferma e rafforza anche il nostro impegno verso i mercati esteri in Usa, Giappone e Cina in primis”.